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Itinerari culturali e didattici nei Campi Flegrei e a Napoli

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Attrazioni e cosa vedere

Progettiamo itinerari culturali che includono la visita ai numerosi siti archeologici e naturalistici dei Campi Flegrei, con un racconto che conduce il viaggiatore nella suggestione della visita il cui tema costante è legato alla loro origine vulcanica.

I Campi Flegrei sono anche una meta da scoprire sotto l'aspetto delle sue notevoli eccellenze enogastronomiche.

Anfiteatro Flavio

Il monumento è considerato il terzo anfiteatro d’epoca romana più grande d’Italia dopo il Colosseo e quello di Capua.

I suoi tre livelli di gradinate permettevano di ospitare fino a 40.000 spettatori per assistere ai giochi con i gladiatori e alle venationes, le lotte tra gladiatori e bestie feroci che si svolgevano nell’arena. Durante le persecuzioni di Diocleziano contro i cristiani, nel 305 vi furono imprigionati San Gennaro e San Procolo per essere condannati ad essere sbranati dalle belve (damnatio ad bestias). La leggenda vuole che San Gennaro e i suoi compagni furono risparmiati al martirio che si concluse con la loro decapitazione presso il vulcano Solfatara.

I sotterranei dell’anfiteatro sono perfettamente conservati e favoriscono il visitatore a comprendere il funzionamento del sistema di sollevamento delle gabbie che trasportavano le belve sull’arena.

 

 

Rione Terra

Il Rione Terra, una rocca circondata su tre lati dal mare, è il simbolo della stratificazione storica della città di Pozzuoli. Qui è stata fondata l’antica colonia civium Romanorum nel 194 a.C. per insediare 300 famiglie di veterani della seconda guerra punica.

Le tracce della Puteoli romana (strade, terme, taberne, cisterne, postriboli) sono testimoniate dal percorso archeologico sotterraneo che si svela attraversando il portone di un antico palazzo del borgo, il cui impianto attuale risale al XVI secolo.

La visita al Rione Terra è un vero e proprio viaggio nel tempo, un itinerario che culmina nella spettacolare cattedrale barocca di San Procolo che ingloba resti del Tempio di Augusto, in un connubio unico tra architettura antica, moderna e contemporanea.

 

 

Macellum

Il Macellum o Tempio di Serapide di Pozzuoli è il più interessante esempio di antico mercato alimentare d’epoca romana tra quelli esistenti, sia per il suo valore storico-archeologico sia per l’intreccio con altre discipline, tra cui la geologia, la letteratura, l’arte e la medicina termale.

Il monumento è più comunemente conosciuto come Tempio di Serapide per il ritrovamento della statua del dio durante gli scavi borbonici del 1750 che lo hanno portato alla luce. La scultura, oggi esposta al MANN, fece inizialmente identificare il sito come un Tempio dedicato alla divinità egizia e rivela i rapporti commerciali che ebbe la città con l’Egitto, soprattutto in relazione alle riserve di grano che rifornivano Roma.

Puteoli, infatti, ha rappresentato per secoli il porto commerciale dell'Impero, dove confluiva l’intenso traffico marittimo proveniente dalle provincie del Mediterraneo e dall’Oriente. Le tre colonne superstiti del pronao antistante l’aula sacra del macellum sono diventate nel tempo il simbolo del Bradisismo, il fenomeno vulcanico che da sempre caratterizza i Campi Flegrei. Infatti, i forellini provocati dei molluschi marini presenti sulla loro parte mediana, indicano che in epoca medievale il sito e la costa del golfo di Pozzuoli sprofondarono sotto il livello del mare per poi riemergere lentamente nel XVI secolo, a seguito dell’eruzione del Monte Nuovo del 1538.

 

 

 

 

Parco archeologico di Cuma

Il Parco Archeologico di Cuma è il sito più affascinante ed evocativo dei Campi Flegrei per le suggestioni cui rimanda. Fondata nel 750 a.C. circa da coloni provenienti dall’isola di Eubea, fu la città (apoikia) che introdusse quei segni che diventeranno il nostro alfabeto e dalla quale di diffuse la cultura greca in Occidente.

Fonti letterarie antiche legano la sua fondazione al culto di Apollo, cui era associato l’oracolo della sibilla.

Tra la fine dell’VIII e l’inizio del VII secolo a.C. i Cumani fondarono Parthenope sul promontorio di Monte Echia e ben presto tutto il golfo di Neapolis entrò sotto il loro dominio. Nel 338 a.C. la città entrò nell’orbita politica di Roma. L’eco dei miti e delle leggende radicati nel territorio flegreo diventeranno i versi del VI libro dell’Eneide, opera affidata da Augusto a Virgilio quale strumento di propaganda dell’Impero nascente.

Così, la lunga galleria scavata nel tufo dell’Acropoli, è oggi identificata nel famoso Antro della Sibilla e i resti del tempio sulla terrazza inferiore rimandano al grande architetto e inventore ateniese, Dedalo, che qui atterrò per edificare il santuario dedicato al culto di Apollo, il dio splendente.

 

 

 

 

Parco archeologico delle Terme di Baia

L’antica Baia, più che una vera e propria città, fu un centro residenziale già nel II secolo a.C., frequentato dall’aristocrazia romana che scelse questi luoghi per il clima mite, la bellezza del paesaggio e la presenza di fonti termali e vapori caldi generati dalla natura vulcanica dei Campi Flegrei.

Questa località diventerà poi la residenza abituale di imperatori e personaggi illustri che costruiranno ville e terme sempre più grandi e sontuose. Qui gli architetti romani sperimentarono nuove tecniche costruttive anche grazie all’uso della pozzolana, materiale inerte di origine vulcanica. Ne è la prova il cosiddetto Tempio di Mercurio, in realtà una grande sala termale, la cui copertura a cupola anticipa di un secolo quella del Pantheon.

 

 

 

 

 

Parco Sommerso di Baia

Il Parco Archeologico Sommerso di Baia è un sito archeologico unico per ampiezza di resti di antiche strutture, di ville e terme che si estendevano intorno al bacino del Baianus lacus, sprofondato sotto il livello del mare per effetto del fenomeno del Bradisismo a partire dal IV secolo d.C.

Il Ninfeo di Claudio, la via Herculanea, la villa dei Pisoni e i mosaici policromi sono solo alcune delle meraviglie del passato che i visitatori possono ammirare con percorsi su battelli dalla chiglia trasparente, con immersioni e tour in canoa e/o kayak.

Rientra nel Parco anche il sito archeologico del Portus Julius, il porto costruito da Agrippa per approntare la flotta militare nella guerra contro Sesto Pompeo. Il Parco sommerso di Baia è il primo sito italiano ad aver ricevuto il riconoscimento Unesco come “buona pratica” (Best Practice) per la Protezione del Patrimonio culturale subacqueo ed è inserito nell’omonima Area Marina Protetta, istituita nel 2002.

 

 

 

 

Piscina Mirabilis

La Piscina Mirabilis è la più grande cisterna romana d’Italia, il punto terminale del lungo acquedotto voluto da Augusto per rifornire la flotta imperiale quando questa fu dislocata dai bacini dell’Averno (il Portus Julius) a quelli di Miseno (Portus Miseni). L’acquedotto, lungo circa 100 Km, trasportava l’acqua della fonte del Serino (Avellino).

Completamente scavata nel tufo e costituita da 48 pilastri cruciformi rivestiti di cocciopesto disposti su quattro file, la cisterna aveva una capacità di 12.600 m³ ed è oggi chiamata anche Cattedrale dell’acqua per i giochi di luce che entra dalle aperture della sua terrazza di copertura.

Anche la Piscina Mirabilis fu meta dei viaggiatori del Grand Tour che hanno lasciato i segni del loro passaggio con graffiti ancora visibili sui suoi pilastri.

 

 

 

Museo archeologico dei Campi Flegrei

Il Museo archeologico dei Campi Flegrei è ospitato nelle sale del Castello Aragonese di Baia che si trova su un’altura a picco sul mare, dove in epoca romana sorgeva un complesso residenziale che recenti studi attribuiscono alla villa di Cesare, i cui resti sono stati portati alla luce nel corso dei lavori di restauro.

La costruzione della fortezza fu iniziata dagli Aragonesi alla fine del ‘400 per realizzare un sistema difensivo più efficace del Golfo di Napoli durante il regno di Carlo V. Dal 1993 ospita il Museo archeologico dei Campi Flegrei che custodisce i reperti provenienti dalle aree e siti archeologici del territorio.

Oltre all’unicità dei ritrovamenti esposti e alla magnificenza del monumento, dalle terrazze della fortezza lo sguardo si perde sullo splendido scenario del golfo di Pozzuoli, con vista sul Vesuvio e sulle isole di Capri e di Ischia.

 

 

 

Oasi Naturalistica del Monte Nuovo

Il Monte Nuovo è il vulcano più giovane dell’Europa continentale, formatosi nella notte del 29 settembre del 1538 a seguito di un’eruzione che provocò notevoli cambiamenti alla morfologia dell’area circostante, come la sostanziale riduzione della superficie del lago Lucrino e la totale distruzione del villaggio medievale di Tripergole.

Il vulcano, ormai inattivo, è un'Oasi Naturalistica gestita dal Comune di Pozzuoli e compresa all'interno del Parco Regionale dei Campi Flegrei, dove effettuare passeggiate trekking con percorsi immersi nella macchia mediterranea e godendo di improvvisi e fantastici scorci che si aprono sul golfo di Pozzuoli e sul lago d’Averno.

 

 

 

Il Museo archeologico dei Campi Flegrei

Il Museo archeologico dei Campi Flegrei è ospitato nel Castello aragonese di Baia. Le sue sale custodiscono i preziosi reperti provenienti dalle aree e siti archeologici di Cuma, Pozzuoli, Baia, Miseno e Liternum

 

Il viaggio del Fuoco - I vulcani

Il viaggio del Fuoco - I vulcani è un itinerario didattico che introduce gli studenti al tema del vulcanesimo dei Campi Flegrei con la visita al Monte Nuovo e al lago vulcanico dell'Averno, una passeggiata conosciuta anche come "la discesa agli Inferi".

Il viaggio dell’Acqua - L'acquedotto augusteo

Il viaggio dell’Acqua è un itinerario didattico che segue il lungo percorso dell’acquedotto voluto da Augusto per fornire d’acqua potabile la flotta imperiale di stanza a Miseno.

Il viaggio nel Tempo

Il viaggio nel Tempo è un itinerario didattico che conduce gli studenti alla scoperta dell'antica Puteoli, dal luogo dove fu fondata la colonia nel 194 a.C., ai siti dedicati al commercio e allo svago frequentati da cittadini appartenenti a diverse culture e etnie del Mediterraneo.

Il viaggio di Enea

Il viaggio di Enea ripercorre uno dei racconti più suggestivi dell’antichità. E’ un itinerario didattico-letterario che prevede la visita al Parco archeologico di Cuma e al Lago d’Averno, due luoghi iconici che rimandano ai versi cantati da Virgilio nel VI libro dell'Eneide.

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I prodotti sono tutti artigianali e liberamente ispirati ai
monumenti simbolo dei Campi Flegrei e di Pompei

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