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Terra di miti e leggende
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Per secoli i Campi Flegrei hanno ispirato gli uomini che vi hanno transitato: antichi navigatori focei e micenei in viaggio sulle rotte dei metalli, raccontavano di terre scatenate da terremoti, esplosioni, lingue di fuoco, fumi di zolfo e nuvole di cenere. Quando l'attività vulcanica si assopì, il golfo infero e ardente divenne la terra ideale per i Greci che qui decisero di fermarsi, attratti da una terra straordinaria e fertile, destinata a diventare il centro vitale del Mediterraneo. Questi luoghi hanno ispirato i canti di Omero e Virgilio e attratto per secoli studiosi e viaggiatori per il loro intreccio tra storia, miti e leggende.
Sotto i crateri di questa “terra ardente” furono imprigionati i Giganti dagli dei dell’Olimpo; da qui passò Eracle di ritorno da una delle 12 fatiche; Miseno, il trombettiere di Enea, fu sepolto sotto promontorio che porta il suo nome; dal lago d’Averno si accedeva al mondo degli inferi, il regno di Ade; il vulcano Solfatara era la dimora del fabbro divino, Efesto; in fuga dal labirinto di Creta, Dedalo atterrò sull’Acropoli di Cuma dove costruì il tempio dedicato ad Apollo la cui sacerdotessa, la Sibilla Cumana, profetizzò a Enea la grandezza di Roma.
Per secoli i Campi Flegrei hanno ispirato gli uomini che vi hanno transitato: antichi navigatori focei e micenei in viaggio sulle rotte dei metalli, raccontavano di terre scatenate da terremoti, esplosioni, lingue di fuoco, fumi di zolfo e nuvole di cenere. Quando l'attività vulcanica si assopì, il golfo infero e ardente divenne la terra ideale per i Greci che qui decisero di fermarsi, attratti da una terra straordinaria e fertile, destinata a diventare il centro vitale del Mediterraneo. Questi luoghi hanno ispirato i canti di Omero e Virgilio e attratto per secoli studiosi e viaggiatori per il loro intreccio tra storia, miti e leggende.
Sotto i crateri di questa “terra ardente” furono imprigionati i Giganti dagli dei dell’Olimpo; da qui passò Eracle di ritorno da una delle 12 fatiche; Miseno, il trombettiere di Enea, fu sepolto sotto promontorio che porta il suo nome; dal lago d’Averno si accedeva al mondo degli inferi, il regno di Ade; il vulcano Solfatara era la dimora del fabbro divino, Efesto; in fuga dal labirinto di Creta, Dedalo atterrò sull’Acropoli di Cuma dove costruì il tempio dedicato ad Apollo la cui sacerdotessa, la Sibilla Cumana, profetizzò a Enea la grandezza di Roma.
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